| PZN | IT033557036 |
| Производитель | Zentiva Italia Srl |
| Форма | Твердые капсулы |
| Ёмкость | 0 |
| Рецепт | да |
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6.32 €
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Inibitori della HMG CoA reduttasi, fibrati.
Fenofibrato 200 mg.
Gliceridi poliglicosilati saturi, polietilenglicole, idrossipropilcellulosa, gelatina, ferro ossido rosso (E172), ferro ossido giallo (E172), ferro ossido nero (E172), titanio diossido (E171), carmine d'indigo (E132).
Dislipidemie, caratterizzate da aumento dei trigliceridi, che non rispondono al trattamento dietetico. E' anche efficace nelle ipercolesterolemie che non rispondono al trattamento dietetico.
Ipersensibilita' individuale ai componenti (principio attivo od eccipienti) o sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Controindicato negli stati di insufficienza epatica o renale. Controindicato in gravidanza, accertata o presunta, o durante l'allattamento. Controindicato nell'eta' pediatrica.
1 capsula al giorno, da assumere durante uno dei pasti principali con un bicchiere d'acqua.
Conservare a temperatura non superiore a 25.C e al riparo dall'umidita'.
Il ricorso alle diete ipocolesterolemizzanti o ipolipidiche deve essere preferito e saggiato prima di ricorrere all'impiego del fenofibrato. Durante la terapia con fenofibrato vanno rispettate le necessarie misure dietetiche. Durante il trattamento devono essere effettuati frequenti controlli delle prove di funzionalita' epatica, dei tassi ematici, dei lipidi ed esami emocromocitometrici. Nel caso che la risposta al farmaco non sia soddisfacente o in presenza di persistente anormalita' delle prove di funzionalita' epatica, si consiglia di sospendere il trattamento. Da usare con cautela con un'anamnesi di epatopatia ed in soggetti portatori di ulcera peptica poiche' quest'ultima potrebbe riattivarsi. Cautela deve essere usata nel trattamento di soggetti con bassi livelli sierici di albumina per la possibile insorgenza di mialgie, crampi muscolari e rabdomiolisi con aumento dei livelli di creatinin-kinasi.
Il fenofibrato si lega alle albumine plasmatiche e puo' quindi spiazzare i farmaci ad azione antivitaminica K dai siti dilegame proteico con conseguente potenziamento dell'effetto anticoagulante. Si consiglia quindi di dimezzare e successivamente di adattare la dose degli anticoagulanti. Ad analoga cautela deve essere improntata la terapia combinata con ipogligemizzanti orali o insulina. Non usare in associazione con gli inibitori della HMG-CoA reduttasi (statine).
Hanno una frequenza non superiore al 2-4 % dei casi; e' possibile osservare nausea, vomito, diarrea, dispepsia, mialgie, e piu' raramente, astenia sessuale e manifestazioni allergiche cutanee. Aumenti delle transaminasi e ritenzione della BSF sono possibili, ma in genere, transitori e limitati. Con composti a struttura chimica simile, si sono osservati dolori addominali, epatomegalia e formazione di calcoli biliari. Talora possono manifestarsi cefalea, alopecia e segni di disfunzione renale quali: disuria, oliguria, ematuria e proteinuria, aumento della creatininemia, dell'azotemia, cosi' come della CPK associata a crampi muscolari e rabdomiolisi. Sono state anche riferite leucopenia, eosinofilia, anemia, agranulocitosi, polifagia, aumento di peso e varie forme di aritmie cardiache.
Non usare in gravidanza accertata o presunta e durante l'allattamento.
Inibitori della HMG CoA reduttasi, fibrati.
Fenofibrato 200 mg.
Gliceridi poliglicosilati saturi, polietilenglicole, idrossipropilcellulosa, gelatina, ferro ossido rosso (E172), ferro ossido giallo (E172), ferro ossido nero (E172), titanio diossido (E171), carmine d'indigo (E132).
Dislipidemie, caratterizzate da aumento dei trigliceridi, che non rispondono al trattamento dietetico. E' anche efficace nelle ipercolesterolemie che non rispondono al trattamento dietetico.
Ipersensibilita' individuale ai componenti (principio attivo od eccipienti) o sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Controindicato negli stati di insufficienza epatica o renale. Controindicato in gravidanza, accertata o presunta, o durante l'allattamento. Controindicato nell'eta' pediatrica.
1 capsula al giorno, da assumere durante uno dei pasti principali con un bicchiere d'acqua.
Conservare a temperatura non superiore a 25.C e al riparo dall'umidita'.
Il ricorso alle diete ipocolesterolemizzanti o ipolipidiche deve essere preferito e saggiato prima di ricorrere all'impiego del fenofibrato. Durante la terapia con fenofibrato vanno rispettate le necessarie misure dietetiche. Durante il trattamento devono essere effettuati frequenti controlli delle prove di funzionalita' epatica, dei tassi ematici, dei lipidi ed esami emocromocitometrici. Nel caso che la risposta al farmaco non sia soddisfacente o in presenza di persistente anormalita' delle prove di funzionalita' epatica, si consiglia di sospendere il trattamento. Da usare con cautela con un'anamnesi di epatopatia ed in soggetti portatori di ulcera peptica poiche' quest'ultima potrebbe riattivarsi. Cautela deve essere usata nel trattamento di soggetti con bassi livelli sierici di albumina per la possibile insorgenza di mialgie, crampi muscolari e rabdomiolisi con aumento dei livelli di creatinin-kinasi.
Il fenofibrato si lega alle albumine plasmatiche e puo' quindi spiazzare i farmaci ad azione antivitaminica K dai siti dilegame proteico con conseguente potenziamento dell'effetto anticoagulante. Si consiglia quindi di dimezzare e successivamente di adattare la dose degli anticoagulanti. Ad analoga cautela deve essere improntata la terapia combinata con ipogligemizzanti orali o insulina. Non usare in associazione con gli inibitori della HMG-CoA reduttasi (statine).
Hanno una frequenza non superiore al 2-4 % dei casi; e' possibile osservare nausea, vomito, diarrea, dispepsia, mialgie, e piu' raramente, astenia sessuale e manifestazioni allergiche cutanee. Aumenti delle transaminasi e ritenzione della BSF sono possibili, ma in genere, transitori e limitati. Con composti a struttura chimica simile, si sono osservati dolori addominali, epatomegalia e formazione di calcoli biliari. Talora possono manifestarsi cefalea, alopecia e segni di disfunzione renale quali: disuria, oliguria, ematuria e proteinuria, aumento della creatininemia, dell'azotemia, cosi' come della CPK associata a crampi muscolari e rabdomiolisi. Sono state anche riferite leucopenia, eosinofilia, anemia, agranulocitosi, polifagia, aumento di peso e varie forme di aritmie cardiache.
Non usare in gravidanza accertata o presunta e durante l'allattamento.