| PZN | IT022319038 |
| Производитель | Sanofi Spa |
| Форма | Раствор для распыления |
| Ёмкость | 0 |
| Рецепт | нет |
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8.80 €
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LOMUDAL 20 MG/2 ML SOLUZIONE DA NEBULIZZARE
Lomudal - Sol Neb 24f 20mg 2ml
Farmaci per le sindromi ostruttive delle vie respiratorie per aerosol,sostanze antiallergiche esclusi i corticosteroidi.
Una fiala da 2 ml contiene: sodiocromoglicato 20 mg.
Acqua depurata.
Prevenzione delle recidive degli accessi di asma bronchiale.
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Adulti e bambini: inalare il contenuto di una fiala 4 volte al giorno ad intervalli regolari tra la mattina e la sera. Nei casi piu' gravi l'intervallo tra una somministrazione e l'altra puo' essere ridotto fino a raggiungere 6 somministrazioni al di'. Quando la condizione asmatica si e' stabilizzata e' talvolta possibile ridurre il dosaggio: tale riduzione va valutata individualmente per ogni paziente. Modo di somministrazione: la soluzione da nebulizzare si presenta in fiale contenenti 20 mg di principio attivo in soluzione acquosa. Il contenuto delle fiale va somministrato per via aerosolica mediante apposito apparecchio. Usare una nuova fiala per ogni dose.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e conservare in luogo fresco ed asciutto.
E' importante tenere presente che il sodiocromoglicato non deve essereusato come sintomatico nelle crisi acute di asma. Dato il carattere p rofilattico del sodiocromoglicato, e' importante che il farmaco sia preso con regolarita' e non usato solo occasionalmente come sintomatico.Il trattamento non va ridotto od interrotto senza avere consultato il medico. Ove sia necessario sospendere la terapia e' bene farlo progre ssivamente, nel corso di una settimana. I sintomi dell'asma possono ricomparire con la sospensione del farmaco. Se compare una polmonite eosinofila, il trattamento deve essere interrotto.
Terapia concomitante con broncodilatatori. Una eventuale assunzione dibroncodilatatori per via aerosolica va effettuata prima dell'inalazio ne di sodiocromoglicato. Terapia steroidea concomitante. L'aggiunta disodiocromoglicato alla terapia steroidea puo' rendere possibile una r iduzione del dosaggio degli steroidi o addirittura la loro sospensione. Quando il dosaggio della terapia steroidea viene ridotto, il paziente deve essere seguito attentamente; si suggerisce una riduzione del 10% alla settimana. In caso di recrudescenza dei sintomi, in sopravvenute infezioni, nei periodi di maggiore concentrazione antigenica o di stress, puo' rendersi necessario aumentare il dosaggio degli steroidi. Qualora sia stato possibile ridurre il dosaggio degli steroidi, non si dovra' interrompere la terapia con sodiocromoglicato prima di avere ripristinato la copertura steroidea.
Esiste un'ampia documentazione sulla sicurezza del farmaco anche in trattamenti prolungati. In alcuni pazienti si sono verificati occasionalmente: alterazione del gusto, fenomeni di irritazione aspecifica a carico delle prime vie aeree comunemente rappresentati da vellicchio faringeo, tosse, transitori episodi broncospastici che recedono prontamente e possono essere prevenuti con la somministrazione di broncodilatatori. Assai raramente sono stati descritti ed attribuiti al farmaco effetti indesiderati rappresentati da nausea, cefalea, orticaria, angioedema, mialgie ed artralgie, infiltrati eosinofili polmonari, ipotensione, collasso ed intensi episodi broncospastici, che possono verificarsi all'inizio o durante la terapia. Tali manifestazioni richiedono la sospensione del trattamento. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
Usare cautela, specialmente durante il primo trimestre di gravidanza. Non ci sono studi adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza. L'esperienza cumulativa nel post-marketing con sodiocromoglicato nonsuggerisce un'associazione tra il farmaco e difetti congeniti. Esso d eve essere usato in gravidanza solo se il beneficio per la madre supera il rischio potenziale per il feto. Non e' noto se questo farmaco siaescreto nel latte umano. L'esperienza cumulativa nel post-marketing c on cromoglicato di sodio utilizzato da madri non suggerisce un effettonegativo sul lattante. Il medicinale deve essere usato in donne che a llattano solo se il beneficio per la madre supera il rischio potenziale per il lattante.
LOMUDAL 20 MG/2 ML SOLUZIONE DA NEBULIZZARE
Lomudal - Sol Neb 24f 20mg 2ml
Farmaci per le sindromi ostruttive delle vie respiratorie per aerosol,sostanze antiallergiche esclusi i corticosteroidi.
Una fiala da 2 ml contiene: sodiocromoglicato 20 mg.
Acqua depurata.
Prevenzione delle recidive degli accessi di asma bronchiale.
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Adulti e bambini: inalare il contenuto di una fiala 4 volte al giorno ad intervalli regolari tra la mattina e la sera. Nei casi piu' gravi l'intervallo tra una somministrazione e l'altra puo' essere ridotto fino a raggiungere 6 somministrazioni al di'. Quando la condizione asmatica si e' stabilizzata e' talvolta possibile ridurre il dosaggio: tale riduzione va valutata individualmente per ogni paziente. Modo di somministrazione: la soluzione da nebulizzare si presenta in fiale contenenti 20 mg di principio attivo in soluzione acquosa. Il contenuto delle fiale va somministrato per via aerosolica mediante apposito apparecchio. Usare una nuova fiala per ogni dose.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e conservare in luogo fresco ed asciutto.
E' importante tenere presente che il sodiocromoglicato non deve essereusato come sintomatico nelle crisi acute di asma. Dato il carattere p rofilattico del sodiocromoglicato, e' importante che il farmaco sia preso con regolarita' e non usato solo occasionalmente come sintomatico.Il trattamento non va ridotto od interrotto senza avere consultato il medico. Ove sia necessario sospendere la terapia e' bene farlo progre ssivamente, nel corso di una settimana. I sintomi dell'asma possono ricomparire con la sospensione del farmaco. Se compare una polmonite eosinofila, il trattamento deve essere interrotto.
Terapia concomitante con broncodilatatori. Una eventuale assunzione dibroncodilatatori per via aerosolica va effettuata prima dell'inalazio ne di sodiocromoglicato. Terapia steroidea concomitante. L'aggiunta disodiocromoglicato alla terapia steroidea puo' rendere possibile una r iduzione del dosaggio degli steroidi o addirittura la loro sospensione. Quando il dosaggio della terapia steroidea viene ridotto, il paziente deve essere seguito attentamente; si suggerisce una riduzione del 10% alla settimana. In caso di recrudescenza dei sintomi, in sopravvenute infezioni, nei periodi di maggiore concentrazione antigenica o di stress, puo' rendersi necessario aumentare il dosaggio degli steroidi. Qualora sia stato possibile ridurre il dosaggio degli steroidi, non si dovra' interrompere la terapia con sodiocromoglicato prima di avere ripristinato la copertura steroidea.
Esiste un'ampia documentazione sulla sicurezza del farmaco anche in trattamenti prolungati. In alcuni pazienti si sono verificati occasionalmente: alterazione del gusto, fenomeni di irritazione aspecifica a carico delle prime vie aeree comunemente rappresentati da vellicchio faringeo, tosse, transitori episodi broncospastici che recedono prontamente e possono essere prevenuti con la somministrazione di broncodilatatori. Assai raramente sono stati descritti ed attribuiti al farmaco effetti indesiderati rappresentati da nausea, cefalea, orticaria, angioedema, mialgie ed artralgie, infiltrati eosinofili polmonari, ipotensione, collasso ed intensi episodi broncospastici, che possono verificarsi all'inizio o durante la terapia. Tali manifestazioni richiedono la sospensione del trattamento. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
Usare cautela, specialmente durante il primo trimestre di gravidanza. Non ci sono studi adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza. L'esperienza cumulativa nel post-marketing con sodiocromoglicato nonsuggerisce un'associazione tra il farmaco e difetti congeniti. Esso d eve essere usato in gravidanza solo se il beneficio per la madre supera il rischio potenziale per il feto. Non e' noto se questo farmaco siaescreto nel latte umano. L'esperienza cumulativa nel post-marketing c on cromoglicato di sodio utilizzato da madri non suggerisce un effettonegativo sul lattante. Il medicinale deve essere usato in donne che a llattano solo se il beneficio per la madre supera il rischio potenziale per il lattante.