| PZN | IT031132044 |
| Производитель | Bioindustria L.I.M. Spa |
| Форма | Раствор для инъекций |
| Ёмкость | 0 |
| Рецепт | да |
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-3 €
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SOLUZIONI ENDOVENA ADDITIVE.
Nel trattamento del deficit di fosfati per mancata assunzione orale e del deficit di potassio quando la reintegrazione orale non e' possibile. Terapia aggiuntiva nelle ipercalcemie di qualsiasi origine, secondarie o non ad iperparatiroidismo.
Controindicato in condizioni in cui e' presente ritenzione di potassioo di fosfati o in presenza di ipocalcemie. In gravidanza somministrar e solo in caso di effettiva necessita'.
Per via endovenosa. La dose e' dipendente dall'eta', peso e condizionicliniche del paziente, tenendo in considerazione che il fabbisogno gi ornaliero ordinario di potassio e' nell'adulto di circa 40-80 mEq e nel bambino di 2-3 mEq/kg e la dose totale non deve eccedere per l'adulto i 200 mEq al giorno. In condizioni di urgenza, valori di potassiemiainferiori o uguali a 2 mEq/l con modificazioni elettrocardiografiche e paralisi muscolare, non superare la velocita' d'infusione di 40 mEq/ora, sotto monitorizzazione elettrocardiografica e non superare la dose di 400 mEq nelle 24 ore. Infusioni troppo rapide possono causare dolore locale e la velocita' d'infusione deve essere aggiustata in rapporto alla tolleranza. Diluire prima della somministrazione: mortale se infuso non diluito.
Si rimanda il medico utilizzatore alla letteratura scientifica.
L'intossicazione da fosfati determina tetania ipocalcemica. Disturbi gastrointestinali, disturbi neuromuscolari, parestesie, paralisi flaccide, debolezza, confusione mentale; a carico dell'apparato cardiovascolare: ipotensione, aritmie, disturbi della conduzione, scomparsa dell'onda P, allargamento del QRS nel tracciato elettrocardiografico e arresto cardiaco. Risposte febbrili, infezioni nella sede di iniezione, trombosi venose o flebiti, stravaso e ipervolemia. In caso di reazione avversa, interrompere la somministrazione. Da non iniettare come tale, ma solo dopo opportuna diluizione con soluzione di glucosio al 5% o soluzione fisiologica e altre soluzioni di largo volume purche' compatibili. La soluzione deve essere limpida, incolore e priva di particelle visibili. Serve per una sola ed ininterrotta somministrazione e l'eventuale residuo non puo' essere utilizzato. L'infusione di fosfati puo' causare ipocalcemia. La somministrazione deve essere guidata attraversoelettrocardiogrammi seriati; la potassiemia non e' indicativa delle c oncentrazioni di potassio cellulari. Utilizzare con cautela in cardiopatici specie se digitalizzati, nelle insufficienze renali, nelle insufficienze surrenaliche, in soggetti conparalisi periodica familiare e miotonia congenita, nelle prime fasi post-operatorie. Monitorizzare il bilancio dei fluidi, gli elettroliti. Somministrare solo a funzionalita' renale integra e ad una velocita' di perfusione non superiore a 10 mEq potassio/ora. Nei bambini la sicurezza e l'efficacia non sono state determinate.
Potassio Fosfato - 10f 2meq 10ml
SOLUZIONI ENDOVENA ADDITIVE.
Nel trattamento del deficit di fosfati per mancata assunzione orale e del deficit di potassio quando la reintegrazione orale non e' possibile. Terapia aggiuntiva nelle ipercalcemie di qualsiasi origine, secondarie o non ad iperparatiroidismo.
Controindicato in condizioni in cui e' presente ritenzione di potassioo di fosfati o in presenza di ipocalcemie. In gravidanza somministrar e solo in caso di effettiva necessita'.
Per via endovenosa. La dose e' dipendente dall'eta', peso e condizionicliniche del paziente, tenendo in considerazione che il fabbisogno gi ornaliero ordinario di potassio e' nell'adulto di circa 40-80 mEq e nel bambino di 2-3 mEq/kg e la dose totale non deve eccedere per l'adulto i 200 mEq al giorno. In condizioni di urgenza, valori di potassiemiainferiori o uguali a 2 mEq/l con modificazioni elettrocardiografiche e paralisi muscolare, non superare la velocita' d'infusione di 40 mEq/ora, sotto monitorizzazione elettrocardiografica e non superare la dose di 400 mEq nelle 24 ore. Infusioni troppo rapide possono causare dolore locale e la velocita' d'infusione deve essere aggiustata in rapporto alla tolleranza. Diluire prima della somministrazione: mortale se infuso non diluito.
Si rimanda il medico utilizzatore alla letteratura scientifica.
L'intossicazione da fosfati determina tetania ipocalcemica. Disturbi gastrointestinali, disturbi neuromuscolari, parestesie, paralisi flaccide, debolezza, confusione mentale; a carico dell'apparato cardiovascolare: ipotensione, aritmie, disturbi della conduzione, scomparsa dell'onda P, allargamento del QRS nel tracciato elettrocardiografico e arresto cardiaco. Risposte febbrili, infezioni nella sede di iniezione, trombosi venose o flebiti, stravaso e ipervolemia. In caso di reazione avversa, interrompere la somministrazione. Da non iniettare come tale, ma solo dopo opportuna diluizione con soluzione di glucosio al 5% o soluzione fisiologica e altre soluzioni di largo volume purche' compatibili. La soluzione deve essere limpida, incolore e priva di particelle visibili. Serve per una sola ed ininterrotta somministrazione e l'eventuale residuo non puo' essere utilizzato. L'infusione di fosfati puo' causare ipocalcemia. La somministrazione deve essere guidata attraversoelettrocardiogrammi seriati; la potassiemia non e' indicativa delle c oncentrazioni di potassio cellulari. Utilizzare con cautela in cardiopatici specie se digitalizzati, nelle insufficienze renali, nelle insufficienze surrenaliche, in soggetti conparalisi periodica familiare e miotonia congenita, nelle prime fasi post-operatorie. Monitorizzare il bilancio dei fluidi, gli elettroliti. Somministrare solo a funzionalita' renale integra e ad una velocita' di perfusione non superiore a 10 mEq potassio/ora. Nei bambini la sicurezza e l'efficacia non sono state determinate.