| PZN | IT032916013 |
| Производитель | So.Se.Pharm Srl |
| Форма | Раствор для инъекций |
| Ёмкость | 0 |
| Рецепт | да |
|
43.32 €
|
Antitrombotico.
Profilassi e terapia della malattia tromboembolica venosa ed arteriosa.
Ipersensibilita' all'eparina o altre sostanze strettamente correlate dl punto di vista chimico; malattie emorragiche (tranne che nella fase iniziale delle coagulopatie da consumo); periodo di attivita' terapeutca delle antivitamine K.; ipertensione grave; lesioni emorragipare: ulcera peptica, retinopatie, sindromi emmorroidarie, traumi recenti specialmente a carico del Sistema Nervoso Centrale, minaccia d'aborto.
Modalita' per l'utilizzo della siringa preriempita: togliere la guainaproteggi-ago; procedere all'iniezione. Tecnica dell'iniezione: l'inie zione, utilizzando la siringa da 1 ml g raduata, deve essere realizzata nel tessuto cellulare sottocutaneo, preferibilmente nei glutei o nella regione della cresta iliaca, sia a destra che a sinistra. L'ago deve essere introdotto interamente, perpendicolarmente e non tangenzialmente, nello spessore di una plica cutanea realizzata tra il pollice e l'indice dell'operatore. La plica deve essere mantenuta durante tutta la durata dell'iniezione. Al termine dell'iniezione, non strofinare, ma operare una modica pressione sulla sede. Soprassedere all'iniezione se l'introduzione dell'ago ha determinato dolore vivo, che sta a significare lesione di un vaso. In tal caso ritirare l'ago e praticare l'iniezione dal lato opposto.
E' stata descritta una resistenza all'effetto dell'eparina durante infusione, in unita' coronarica, di nitroglicerina (diminuzione dell'effeto sui test di coagulazione di circa il 50%). L'uso associato di eparina e farmaci agenti sulla aggregazione piastrinica (soprattutto acido acetilsalicilico e ticlopidina) e sulla coagulabilita' del sangue, devessere attuato solo con molte cautele, in quanto essi potenziano, rec iprocamente, l'azione antiaggregante ed anticoagulante.
In caso di fenomeni emorragici, somministrare immediatamente solfato di protamina. Nel punto dell'iniezione si possono verificare: irritazione locale, leggero dolore, formazione di ematoma o reazioni istamino simili. Altri effetti, legati a trattamenti prolungati con alte dosi del farmaco sono: osteoporosi, necrosi cutanea (sia nella sede di somministrazione che in sedi distanti da questa), inibizione della produzione di aldosterone (a dosi di 20.000 U.I. giornaliere o piu') e iperkalimia (possibile anche con dosi modeste) aumento reversibile delle aminotranferasi seriche e delle gamma-GT, alopecia transitoria, priapismo, iperlipemia reattiva, trombocitopenia (sia immediata che tardiva) reversibile. In soggetti ipersensibili, possono verificarsi eruzioni orticarioidi, febbre, asma, rinite, lacrimazione e segni di anafilassi.
Sosefluss - 10sir 12500ui/0,5ml
Antitrombotico.
Profilassi e terapia della malattia tromboembolica venosa ed arteriosa.
Ipersensibilita' all'eparina o altre sostanze strettamente correlate dl punto di vista chimico; malattie emorragiche (tranne che nella fase iniziale delle coagulopatie da consumo); periodo di attivita' terapeutca delle antivitamine K.; ipertensione grave; lesioni emorragipare: ulcera peptica, retinopatie, sindromi emmorroidarie, traumi recenti specialmente a carico del Sistema Nervoso Centrale, minaccia d'aborto.
Modalita' per l'utilizzo della siringa preriempita: togliere la guainaproteggi-ago; procedere all'iniezione. Tecnica dell'iniezione: l'inie zione, utilizzando la siringa da 1 ml g raduata, deve essere realizzata nel tessuto cellulare sottocutaneo, preferibilmente nei glutei o nella regione della cresta iliaca, sia a destra che a sinistra. L'ago deve essere introdotto interamente, perpendicolarmente e non tangenzialmente, nello spessore di una plica cutanea realizzata tra il pollice e l'indice dell'operatore. La plica deve essere mantenuta durante tutta la durata dell'iniezione. Al termine dell'iniezione, non strofinare, ma operare una modica pressione sulla sede. Soprassedere all'iniezione se l'introduzione dell'ago ha determinato dolore vivo, che sta a significare lesione di un vaso. In tal caso ritirare l'ago e praticare l'iniezione dal lato opposto.
E' stata descritta una resistenza all'effetto dell'eparina durante infusione, in unita' coronarica, di nitroglicerina (diminuzione dell'effeto sui test di coagulazione di circa il 50%). L'uso associato di eparina e farmaci agenti sulla aggregazione piastrinica (soprattutto acido acetilsalicilico e ticlopidina) e sulla coagulabilita' del sangue, devessere attuato solo con molte cautele, in quanto essi potenziano, rec iprocamente, l'azione antiaggregante ed anticoagulante.
In caso di fenomeni emorragici, somministrare immediatamente solfato di protamina. Nel punto dell'iniezione si possono verificare: irritazione locale, leggero dolore, formazione di ematoma o reazioni istamino simili. Altri effetti, legati a trattamenti prolungati con alte dosi del farmaco sono: osteoporosi, necrosi cutanea (sia nella sede di somministrazione che in sedi distanti da questa), inibizione della produzione di aldosterone (a dosi di 20.000 U.I. giornaliere o piu') e iperkalimia (possibile anche con dosi modeste) aumento reversibile delle aminotranferasi seriche e delle gamma-GT, alopecia transitoria, priapismo, iperlipemia reattiva, trombocitopenia (sia immediata che tardiva) reversibile. In soggetti ipersensibili, possono verificarsi eruzioni orticarioidi, febbre, asma, rinite, lacrimazione e segni di anafilassi.